22 Novembre 2024 | Leave a comment Sottovalutata e poco considerata… a torto! L’acqua tonica è uno degli ingredienti fondamentali nella preparazione del Gin Tonic, tanto quanto il gin stesso. La scelta della tonica giusta può esaltare il sapore del gin, bilanciare il cocktail e trasformare un semplice drink in un’esperienza di degustazione raffinata. Addentriamoci in questo mondo… alla fine della lettura di questo post potrai acquistare con maggior consapevolezza sia la tonica che il gin… dove? Ovviamente su www.ristopiulombardia.it, il nostro efficientissimo ecommerce. Partiamo dalle regole di base: se l’acqua tonica è troppo dolce, rischia di mascherare le sfumature aromatiche del gin, rendendo il cocktail stucchevole. Se è troppo amara, invece, può risultare troppo invadente, coprendo le note delicate delle botaniche. Per questo motivo, la scelta dell’acqua tonica deve essere ponderata in base al tipo di gin utilizzato: un gin floreale o agrumato può beneficiare di una tonica leggera e meno amara, mentre un gin più secco e speziato può essere abbinato a una tonica con un profilo più deciso. Un altro aspetto cruciale dell’acqua tonica è la sua effervescenza. Scegli acque toniche di alta qualità, con un’effervescenza persistente e bollicine fini, che mantengono a lungo la loro vivacità nel bicchiere. Evita toniche troppo gasate. Ora passiamo alle aromatizzazioni… Tonica classica: perfetta per gin secchi e classici, con un equilibrio tra amaro e dolce che non sovrasta il profilo aromatico. Tonica agrumata: arricchita con aromi di limone o arancia, si abbina bene con gin che presentano note agrumate, come il Tanqueray Flor de Sevilla. Tonica floreale: con delicate sfumature di lavanda, rosa o fiore di sambuco, è l’ideale per gin floreali, come il Bombay Sapphire o l’Hendrick’s. Tonica alle erbe: esaltata da note di rosmarino, basilico o timo, si sposa bene con gin dalle note botaniche verdi, come il Gin Mare. Sempre meno zucchero… Negli ultimi anni, si è assistito a una crescente domanda di acque toniche con meno zucchero o a zero zucchero, per andare incontro alle esigenze di chi preferisce cocktail meno dolci o ha necessità dietetiche specifiche. Queste varianti sono particolarmente apprezzate da chi cerca di ridurre l’apporto calorico, senza rinunciare al piacere di un buon Gin Tonic e vanno assolutamente incluse. La corretta tecnica di miscelazione Infine, anche la tecnica con cui si versa l’acqua tonica nel bicchiere influisce sul risultato finale del cocktail. Non versare la tonica direttamente dall’alto, poiché questo metodo disperde le bollicine troppo rapidamente, riducendo la vivacità del drink. Evita di mescolare troppo vigorosamente il cocktail, per non alterare l’effervescenza e non annullare il profilo aromatico della tonica e del gin. Commenti commenti
18 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: note delicate di frutta tropicale intrecciata con zucchero di canna e banana matura. Gusto: al palato mostra sottili spezie e note floreali con un finale di canna da zucchero e vaniglia. Commenti commenti
19 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: al naso primeggiano note zuccherine della canna che sviluppano un corpo morbido e dolce. Si conclude con un accenno di agrumi. Gusto: al palato ha un sapore molto caratteristico, gradevolmente dolce, con note apprezzabili in un finale morbido. Commenti commenti
19 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: dolce con intense note di frutta secca, uva, ciliegia e prugna. Forte presenza di note di vaniglia, legno, noce e caffè della moka. Gusto: al palato lascia spiccate note di uva, prugne, noce, con un tocco di cioccolato e caffè, per un finale setoso. Commenti commenti