4 Maggio 2018 | Leave a comment “Puoi mettere poco ghiaccio nel cocktail?” Quante volte hai sentito questa domanda? Se sei un addetto ai lavori, leggendo questa frase, probabilmente ti sarà corso un brivido dietro la schiena al solo pensiero di dover soddisfare questa esigenza del cliente, pur consapevole che la verità è tutt’altra. Ma ti sei mai domandato perché moltissimi consumatori di bevande alcoliche e drink spesso azzardano questa richiesta? Fino a qualche tempo fa, soprattutto nei locali notturni, come le discoteche, erano i giovani a chiedere al barman di turno se poteva evitare di mettere troppo ghiaccio nel cocktail: questo probabilmente era dovuto alla tremenda sensazione di “essere fregati”, ossia si aveva la convinzione che all’aumentare del ghiaccio diminuisse la quantità della bevanda in questione. In realtà appare legittimo che il cliente chieda meno ghiaccio, ma è errato pensare che il barman ne voglia mettere in grandi quantità solo per risparmiare, anche perché il ghiaccio ha un costo! Affinché sia prodotto un buon cocktail la quantità di ghiaccio deve essere proporzionata alla quantità degli altri ingredienti utilizzati; infatti per ottenere un buon gin tonic, ad esempio, si deve riempire il bicchiere di ghiaccio: non avrebbe senso preparare il cocktail più dissetante in assoluto solo con uno o due cubetti di ghiaccio, poiché si otterrebbe il risultato opposto a quello desiderato: un drink annacquato che non ha un grande sapore e che, per giunta, non è fresco! Nonostante ciò, oggi assistiamo a un cambio di tendenza, poiché il ghiaccio non è più visto come un semplice mezzo per “raffreddare” il drink, ma come un vero e proprio ingrediente che fa parte della ricetta del cocktail e che contribuisce ad esaltarne la qualità. In definitiva ti elenco, con fierezza, perché è importante mettere la giusta quantità di ghiaccio nei drink: Permette in maniera omogenea al drink di raffreddarsi Permette di mantenere i liquidi freddi più a lungo e con più costanza Per il long drink, invece, vige la regola “più ghiaccio c’è, meglio è”, perché si scioglie a contatto con gli ingredienti: poca quantità di ghiaccio annacquerebbe il cocktail. Commenti commenti
19 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: dolce con intense note di frutta secca, uva, ciliegia e prugna. Forte presenza di note di vaniglia, legno, noce e caffè della moka. Gusto: al palato lascia spiccate note di uva, prugne, noce, con un tocco di cioccolato e caffè, per un finale setoso. Commenti commenti
18 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: note delicate di frutta tropicale intrecciata con zucchero di canna e banana matura. Gusto: al palato mostra sottili spezie e note floreali con un finale di canna da zucchero e vaniglia. Commenti commenti
19 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: al naso primeggiano note zuccherine della canna che sviluppano un corpo morbido e dolce. Si conclude con un accenno di agrumi. Gusto: al palato ha un sapore molto caratteristico, gradevolmente dolce, con note apprezzabili in un finale morbido. Commenti commenti