24 Settembre 2018 | Leave a comment “Come gestire un cliente solitario?” Se ti sei posto spesso questa domanda, durante le varie fasi di gestione del tuo locale, forse ti consolerà sapere che esiste qualche consiglio utile che può aiutarti ad avere a che fare anche con le persone più “schive”. In realtà il cliente solitario è una figura davvero emblematica che viene, spesso, estraniato sempre di più perché considerato, appunto, diverso; spesso si tende a non voler invadere la persona che entra nel locale e passa tutta la sera in compagnia del suo drink, senza dire una parola. Per molti clienti solitari, mangiare o consumare un drink in pubblico è spesso associato a una forma di fobia, per altri è un modo di prendersi il proprio spazio e il proprio tempo. Per tutti, ad ogni modo, vale la regola della fiducia: prima riuscirai ad instaurare un rapporto di fiducia con il cliente, prima si potrà aprire a te e uscire dalle sue abitudini. Non fraintendiamoci: mangiare o bere un bicchiere di vino da soli non è un reato! Però, molto spesso, i clienti solitari sono gli stessi che hanno voglia di aprirsi e di socializzare, solo che non ne trovano il modo o il coraggio. E allora: come gestire un cliente solitario? Quando è il caso di cercare un contatto e quando, invece, è il caso di lasciare il giusto spazio? Consiglio n° 1 Comunicazione come unica soluzione Questa è una regola che vale per ogni tipologia di cliente, dal più estroverso al più timido. Cercare punti di contatto con la persona che abbiamo di fronte è il primo passo per instaurare una relazione che possa spingere la persona ad aprirsi e a socializzare con gli altri. Tenta prima un approccio più “morbido”: per esempio se il cliente solitario è solito ordinare sempre lo stesso menù o cocktail, invoglialo a provare qualche novità o ricetta particolare. Ad ogni modo, cerca di essere discreto e non invadente: presta molta attenzione al linguaggio non verbale e, se noti chiusura, lascia perdere, vuol dire che non è quella la giusta strada. I punti di contatto sono quegli argomenti o situazioni che la persona che abbiamo di fronte a noi percepisce come familiari e suoi e che servono a sviluppare empatia e fiducia: sta a noi scovarli e intessere una conversazione su quelli. Consiglio n° 2 Organizza serate di intrattenimento o a tema Per i clienti solitari che, invece, vorrebbero socializzare ma non sanno come fare, puoi organizzare serate a tema o eventi che si prestano proprio per questo scopo. Così colpirai più target contemporaneamente e offrirai un servizio aggiuntivo in più. Qualche esempio? Dalle classiche serate karaoke o quiz di cultura generale a serate più divertenti come lo speed date o un torneo di freccette. Consiglio n° 3 Crea un angolo privè Il cliente solitario, però, spesso sceglie di venire nel tuo locale per prendersi del tempo per sé. Quindi non dobbiamo invaderlo o costringerlo al dialogo o a sentire le chiacchiere degli altri necessariamente: per chi ha questa esigenza puoi creare un angolo più “riservato” all’interno del tuo locale, magari con dei divanetti e una luce più soffusa. Commenti commenti
19 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: dolce con intense note di frutta secca, uva, ciliegia e prugna. Forte presenza di note di vaniglia, legno, noce e caffè della moka. Gusto: al palato lascia spiccate note di uva, prugne, noce, con un tocco di cioccolato e caffè, per un finale setoso. Commenti commenti
19 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: al naso primeggiano note zuccherine della canna che sviluppano un corpo morbido e dolce. Si conclude con un accenno di agrumi. Gusto: al palato ha un sapore molto caratteristico, gradevolmente dolce, con note apprezzabili in un finale morbido. Commenti commenti
18 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: note delicate di frutta tropicale intrecciata con zucchero di canna e banana matura. Gusto: al palato mostra sottili spezie e note floreali con un finale di canna da zucchero e vaniglia. Commenti commenti