28 Maggio 2018 | Leave a comment Capita molto spesso che chi abbia o gestisca un bar o un locale si identifichi con l’appellativo di barman o di barista. Nonostante, molto spesso, queste persone siano dietro il bancone da tanti anni e siano molto bravi nel proprio lavoro, esiste ancora moltissima confusione per quel che riguarda questi due termini. Siamo quasi sicuri che anche tu, spesso e volentieri, quando rispondi alla domanda “cosa fai nella vita?” non hai la piena consapevolezza della risposta che dai. Ma non è una colpa. È assolutamente lecito soprattutto perché, nella maggior parte dei casi, esiste una confusione dettata dalle convinzioni dell’immaginario comune che appartengono non soltanto ai clienti, ma anche agli addetti ai lavori. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza. Molto spesso, nella pratica, “barista” e “barman” sono nomi diversi (uno italiano e l’altro inglese) che indicano l o stesso ruolo o funzione di colui che dietro al bancone: miscela cocktail prepara stuzzichini e/o panini serve bevande o piatti vari Sulla carta, però, esistono delle differenze importanti che nulla hanno a che vedere con le differenze linguistiche, ma che riguardano più che altro una visione più globale di quella che è la professione e divide il ruolo del barista da quello del barman. IL BARISTA: prepara cibi, aperitivi, piatti caldi e freddi; serve bibite di vario genere; prepara e serve caffè, thè, cappuccini etc, IL BARMAN, invece, secondo questa visione, è un professionista specializzato in: preparazione di cocktail che ha studiato e messo in pratica le tecniche di miscelazione del cocktail e long drink con un approccio più “in”. Comprende i gusti del cliente e sa guidarlo nella scelta del drink. Che tu ti sia un barman o un barista, però, la cosa più importante che devi tenere sempre a mente, al di là di queste linee guida, è che la maggior parte del tuo lavoro si svolge a contatto con il pubblico: quindi essere disposti ai rapporti con i clienti, essere coridali e propensi a gestire i momenti di afflusso maggiore di persone. Inoltre, la cosa che ti consigliamo sia che scelga di specializzarti nella professione di barman, sia che tu voglia continuare a svolgere il tuo ruolo da barista è quella di essere sempre curioso, di non smettere di formarti e sperimentare cose nuove. Commenti commenti
18 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: note delicate di frutta tropicale intrecciata con zucchero di canna e banana matura. Gusto: al palato mostra sottili spezie e note floreali con un finale di canna da zucchero e vaniglia. Commenti commenti
19 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: dolce con intense note di frutta secca, uva, ciliegia e prugna. Forte presenza di note di vaniglia, legno, noce e caffè della moka. Gusto: al palato lascia spiccate note di uva, prugne, noce, con un tocco di cioccolato e caffè, per un finale setoso. Commenti commenti
19 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: al naso primeggiano note zuccherine della canna che sviluppano un corpo morbido e dolce. Si conclude con un accenno di agrumi. Gusto: al palato ha un sapore molto caratteristico, gradevolmente dolce, con note apprezzabili in un finale morbido. Commenti commenti