
I tiki cocktail sono cocktail esotici, frutto della preziosa arte della miscelazione tra rum e la geniale sinfonia che lo stesso Don The Beachcomber definisce “rum Rahpsody”. Questi cocktail sono molto aromatici e devono il sapore principalmente esotico all’utilizzo delle erbe aromatiche.
Proprio riguardo alle erbe aromatiche esistono diversi aneddoti che ne attestano l’utilizzo già 60.000 anni fa: con Marcello Tarantino siamo andati a scoprire i segreti delle erbe aromatiche ed è emerso che già all’interno di una tomba risalente a quel periodo, infatti, furono rinvenuti resti archeologici di millefoglie e di ibisco.
Verso la fine del Medioevo nacquero le prime farmacie, botteghe in cui si vendevano spezie ed erbe medicinali, gestite da medici che affidavano le loro conoscenze a manuali di ricette popolari, formule magiche, leggende e superstizioni. Non si può dimenticare la teoria delle segnature di Paracelso, un medico svizzero vissuto a cavallo tra il 1400 e il 1500…
Quali sono le erbe aromatiche più diffuse nella preparazione di cocktail?
Basilico: in passato considerato sacro a Marte e consumato dai soldati romani prima della battaglia, a Roma veniva impiegato anche come collutorio e per allontanare gli insetti. Il suo utilizzo in cucina è ampio e non conosce confini.
La Citronella: proveniente dall’Asia meridionale, la citronella è una pianta che dà origine a un olio molto apprezzato nella medicina orientale, utilizzato per tenere lontane le zanzare nella stagione estiva. Coltivata in luoghi soleggiati, è caratterizzata dal tipico aroma limonato, intenso e pungente, elemento centrale nella preparazione di distillati. Spezia dai mille usi: antisettico e analgesico, essenza profumata, olio essenziale rilassante. I suoi piccoli fiori si prestano molto bene a processi di essiccazione, conservando al meglio i profumi della pianta fresca.
Menta: di questa pianta ne esistono più di 40 specie, eppure quelle utilizzate in cucina, facili anche da reperire, sono tre: la menta piperita, la romana e la mentuccia. Della prima se ne fa largo uso per aromatizzare liquori, cocktail (basti pensare al famoso mojito), caramelle e dolci, ma anche per creare il celebre sciroppo di menta, che in genere si consuma diluito con acqua o con latte fresco in estate. Di qualsiasi tipologia si tratti, la menta cresce sui terreni umidi e lungo i fossati e porta con sé una storia affascinante: dopo aver fatto innamorare di sé il marito Plutone, la ninfa Myntha, creatura di straordinaria bellezza, venne trasformata dalla moglie del dio degli inferi, Proserpina, in una pianta. Mosso a commozione, Giove le conferì un aroma così intenso da attirare l’attenzione di ogni passante, nonostante l’aspetto così dimesso.