8 Ottobre 2018 | Leave a comment Perché nel brindisi si toccano i bicchieri? È questa, forse, una delle domande più insolite che spesso vengono poste da chi, ad un certo punto, durante il brindisi si chiede perché mai ci sia questa usanza e da cosa derivi. Se anche tu con i tuoi clienti sei riuscito a creare un feeling e un legame, molto probabilmente ti sarà capitato di “inciampare” in qualche cliente che ti abbia posto questa domanda. In effetti il perché di questa usanza risiede in tempi davvero antichi: dobbiamo, infatti, fare un salto indietro nel tempo e finire nel Medioevo, poiché- quella che oggi è una semplice moda e usanza – ai tempi racchiudeva un segreto e rispecchiava le virtù di sincerità e lealtà. Nel Medioevo, infatti, il rischio di avvelenamento era altissimo: chi voleva uccidere qualcuno, spessissimo, lo faceva somministrandogli veleni letali all’interno del vino o di altre bevande: toccando i due bicchieri con energia alcune gocce di liquido potenzialmente avvelenato, sarebbero potute finire nell’altro bicchiere, contaminandolo. Da questo deriva poi, un’altra usanza che si è tramandata fino ai giorni nostri e che vede le persone che si scambiano un brindisi augurale, guardarsi negli occhi. Incrociando gli sguardi le due persone che accostavano i propri bicchieri, palesavano le buone intenzioni e la reciproca fiducia e lealtà, poiché, se ci fosse stato del liquido avvelenato, durante il tocco dei bicchieri, la persona colpevole di intenzioni non avrebbe potuto mascherare la paura e il terrore di rischiare di bere qualcosa di avvelenato. Il responsabile, così, avrebbe confessato la sua colpa. Oggi il galateo del brindisi prevede semplici regole che, però, molto spesso, non vengono rispettate, ma che non ne impediscono le finalità goliardiche e di divertimento. Il brindisi, infatti, è legato a pensieri di buonumore, amicizia e solidarietà fra gli individui ed è buona usanza farlo all’inizio o alla fine dei pasti, in compagnia per festeggiare qualcosa o, semplicemente, per buono auspicio. Commenti commenti
19 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: dolce con intense note di frutta secca, uva, ciliegia e prugna. Forte presenza di note di vaniglia, legno, noce e caffè della moka. Gusto: al palato lascia spiccate note di uva, prugne, noce, con un tocco di cioccolato e caffè, per un finale setoso. Commenti commenti
18 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: note delicate di frutta tropicale intrecciata con zucchero di canna e banana matura. Gusto: al palato mostra sottili spezie e note floreali con un finale di canna da zucchero e vaniglia. Commenti commenti
19 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: al naso primeggiano note zuccherine della canna che sviluppano un corpo morbido e dolce. Si conclude con un accenno di agrumi. Gusto: al palato ha un sapore molto caratteristico, gradevolmente dolce, con note apprezzabili in un finale morbido. Commenti commenti