3 Ottobre 2018 | Leave a comment Ultimamente, guardandoti attorno, hai notato locali simili al tuo anche nella zona in cui la tua attività è aperta ormai da anni? Probabilmente, come sempre accade, stai iniziando a prestare più attenzione ai “movimenti “dei tuoi concorrenti, perché sei preoccupato per le sorti del tuo locale… Certo, è difficile ammettere di avere dei problemi e, del resto, i tuoi aperitivi e i tuoi spritz sono sempre andati a ruba, i clienti non sembrano lamentarsi, eppure c’è qualcosa che ti turba. Sarà perché uno dei bar, lì vicino al tuo, ha creato l’evento “spritz e focacce a 5 €”, o sarà perché il tuo amico, gestore di un bar, ti ha confessato di offrire cornetto e brioches a 1 € al mattino. Allora: se stai pensando anche tu ad abbassare i prezzi dei tuoi prodotti per vincere la guerra con i tuoi concorrenti, stai commettendo un grave errore! Ecco perché la guerra dei prezzi è una cosa superata: il fatto che ci sia tanta concorrenza, anche se a prima vista può sembrare un ostacolo ulteriore alla tua attività, ad uno sguardo più attento può apparire come una vera e propria opportunità. Questo perché hai la possibilità di differenziarti rispetto agli altri. Entra nella mentalità che il tuo locale deve essere il top! Devi, cioè, creare valore. Quindi se tutti abbassano i prezzi, tu li devi aumentare. Ma non aumentarli per il gusto di farlo, ma creando valore aggiunto ai prodotti che maggiormente servi. Un esempio? Un cocktail tradizionale, fatto con prodotti classici lo puoi vendere al massimo ad un prezzo che si aggira tra i 4 e i 6 euro. Ma se lo stesso cocktail lo “personalizzi”, sostituendo i prodotti tradizionali con prodotti di qualità o ricercati, puoi aumentare il prezzo fino a 8 euro, offrendo comunque un drink di qualità. Nello specifico, prendendo, ad esempio uno dei cocktail più richiesti al bar e anche uno dei più tradizionali, l’Americano, potrai sostituire ai classici Campari bitter e vermouth rosso, prodotti più ricercati come: BITTER ROGER VERMOUTH MACCHIA ROSSO Personalizzandolo con un nome particolare e una pelle di pompelmo, il tuo cocktail verrà venduto a un prezzo più alto, aggiungendo valore 3 qualità alla tua offerta e, soprattutto, differenziandoti. Ai clienti non importa il prezzo se c’è la qualità: l’importante è gustare una cosa diversa dalle altre, percepire che il tuo locale, il tuo cocktail e il tuo servizi sono unici. Commenti commenti
19 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: al naso primeggiano note zuccherine della canna che sviluppano un corpo morbido e dolce. Si conclude con un accenno di agrumi. Gusto: al palato ha un sapore molto caratteristico, gradevolmente dolce, con note apprezzabili in un finale morbido. Commenti commenti
19 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: dolce con intense note di frutta secca, uva, ciliegia e prugna. Forte presenza di note di vaniglia, legno, noce e caffè della moka. Gusto: al palato lascia spiccate note di uva, prugne, noce, con un tocco di cioccolato e caffè, per un finale setoso. Commenti commenti
18 Maggio 2017 | Leave a comment Aroma: note delicate di frutta tropicale intrecciata con zucchero di canna e banana matura. Gusto: al palato mostra sottili spezie e note floreali con un finale di canna da zucchero e vaniglia. Commenti commenti